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Manifesto

Tutto scorre.
La vita fluisce.
Così come le pagine di questo scritto, in cui proverò, a trovare idee per un futuro sostenibile, consigliando la formazione di comprensori tra comuni Italiani che insieme cerchino di produrre una proposta turistica e culturale al fine del ripopolamento degli stessi.
Per immaginare una nuova visione dovrò introdurre due parole.
La realtà di tutte le cose esistenti è interdipendente e impermanente.
Interdipendente vuol dire che ogni cosa, per esistere, necessita di una serie di relazioni, connessioni, con tutte le altre cose.
Noi possiamo esistere, se respiriamo, se ci nutriamo, se beviamo, se stiamo in buona salute.

Per poter respirare abbiamo bisogno di ossigeno, e l’ossigeno viene prodotto dagli alberi e dagli oceani.

Senza ossigeno noi non esisteremmo, inoltre se l’ossigeno presente nell’aria che respiriamo è scarso e inquinato da gas tossici, possiamo ammalarci e smettere di esistere.

Per poterci nutrire abbiamo bisogno di coltivare la terra per produrre frutta e verdura e il cibo di cui ci nutriamo.

Per poter bere abbiamo bisogno di acqua potabile cioè non inquinata da sostanze nocive per l’organismo. Per poter stare in buona salute abbiamo bisogno di respirare, nutrirci, bere, vivere in ambienti salubri, relazionarci con buoni amici, coltivare interessi etc.
Tutto questo è possibile se i sistemi e gli apparati del nostro corpo che regolano le funzioni fondamentali per la nostra esistenza, sono in equilibrio.
Omeostasi è il termine che indica questo equilibrio.
Perché i sistemi del corpo siano in equilibrio è necessario che gli organi del nostro corpo non siano intossicati e ammalati.

Per esistere perciò noi abbiamo bisogno di essere in relazione con tutto ciò che esiste attorno e dentro di noi.
Se procedete con lo stesso ragionamento da me fatto, vi accorgerete che tutto ciò che esiste è in relazione con tutte le altre cose, nessuna esclusa.
Impermanente vuol dire che nulla permane nel suo stato originario ma tutto si trasforma.

Lo scorrere del tempo ci fa vedere che esiste una trasformazione nel nostro corpo. Ma anche che un seme smette di essere seme per diventare albero.

Che una nuvola, nata dall’evaporazione dell’acqua torna a produrre acqua per irrigare la terra, per scorrere nei fiumi verso il mare e rientrare in questo meraviglioso ciclo che è la Vita .

Il pianeta stesso è in continua trasformazione, e lo è sempre stato.

Nulla di ciò che esiste possiede un sé indipendente,Tutto è in comunione, relazione con Tutto.


Una precisazione però va fatta: “Se la natura di tutte le cose è impermanente come può esistere un equilibrio ?”

L’equilibrio di cui parlo è una situazione, uno stato in cui esistono delle oscillazioni,
altrimenti la vita non fluirebbe.

Ciò che è fondamentale è che queste oscillazioni non siano eccessive.

Sappiamo che il nostro pianeta ha subito glaciazioni, aumenti di temperatura, ma sempre nel corso di lunghi periodi.

Quel che invece abbiamo creato nel sistema ambiente in un tempo molto ridotto produrrà inevitabilmente una risposta del pianeta.

Dobbiamo pensare all’equilibrio delle cose come ad un pendolo che oscilla molto poco, se l’oscillazione che produce è molto più forte avrà bisogno di ritornare con la stessa intensità.
La vita cerca un equilibrio e lo trova proprio nella piccola oscillazione.
Questa introduzione ci aiuta a comprendere che il nostro modo di pensare, come esseri umani, vada ripensato.

Abbiamo considerato, erroneamente, che noi esseri umani fossimo al centro di tutte le cose, e di essere indipendenti dal resto del pianeta.

Gli scienziati ci dicono che l’equilibrio, l’omeostasi del pianeta, è stato trasformato drasticamente.

Che il surriscaldamento del pianeta, dovuto al comportamento dell’uomo, in questi e nei prossimi anni creerà per noi un futuro tragico.
Abbiamo bisogno di ritrovare un equilibrio naturale, riforestando e smettendo di inquinare.
Sappiamo che nel nostro organismo esistono le difese immunitarie che sono una risposta del corpo per difenderci dall’ attacco di virus e batteri.

Il sistema vivente chiamato pianeta ha le sue difese e si difenderà, e a farne le spese saremo anche noi.
Questo scritto intende trovare delle idee e delle possibilità alternative e integrative all’attuale sistema di sviluppo creato dall’uomo.

E stimolare riflessioni in tutti, al fine di trovare insieme un percorso comune di sano e quieto vivere.


Su questo pianeta circola la stessa aria.

L’aria è quindi un bene comune di tutti i popoli, come la terra, l’acqua, il mare etc.

L’idea di uno Stato, di poter fare delle scelte solo per il benessere della popolazione residente, è una follia.
Tutti gli stati dei vari continenti devono produrre e proporre delle idee per il mantenimento di una omeostasi del pianeta.
Equilibrio che dovrebbe esistere anche sul piano di una sussistenza economica.
La condizione attuale è : sovrapopolazione, deforestazione, surriscaldamento, innalzamento dei mari, consumo eccessivo di territorio e di beni per la nostra sussistenza (cibo), inquinamento, politiche demagogiche ed egoistiche, assenza di una visione politica, divario enorme fra ricchezza e povertà.
Ricostruire luoghi spopolati darebbe spinta ed economia a paesi e borgate quasi abbandonati .
Una mappatura del nostro paese potrebbe evidenziare e riscoprire miniere di opportunità che al momento non riusciamo ad immaginare.
Riabitare antichi borghi e paesi, creando comprensori di comuni così da condividere investimenti e pubblicità per attrarre turismo, è un modo per far ripartire un’economia.
Tutto ciò che la cultura può offrire: bellezza paesaggistica, passeggiate, enogastronomia, monumenti, musica, arte, musei,teatro etc. devono stimolare e incuriosire il visitatore .
Consideriamo inoltre che la rapidità di nuove scoperte tecnologiche e dell’intelligenza artificiale creerà carenze di posti di lavoro.

Noi abbiamo assoluto bisogno di inventare nuove e più ecologiche alternative per poter vivere.
C’è in più da osservare che piccole e medie comunità siano più gestibili, creino più condivisione, solidarietà e reciprocità .

Si può pensare di mettere in comune dischi, libri, esperienze sportive,
gastronomiche, di arte, di musica, di teatro etc (Comunitarismo)

Ogni persona è soggetto politico in grado di generare in un piccolo contesto benessere e opportunità per altri ( privato – pubblico)
La tecnologia ci permetterebbe di restare in contatto con tutti.
L’idea della comunità prevede la semplice adesione al riconoscimento di ciò che tiene insieme la realtà di tutte le cose : L’interdipendenza e l’assenza di un sé separato.
L’interdipendenza ci dice che sono più le cose che abbiamo in comune di quelle che pensiamo ci dividano.
Questa consapevolezza mi spinge a pensare che le barriere ideologiche, religiose,politiche,possano essere messe da parte nelle comunità, che avrebbero soltanto da guadagnare da una reciproca collaborazione fra le persone.
So bene che da artista quale sono tendo ad immaginare una realtà sognante e sognata, per questo c’è bisogno di più persone che siano in grado di approfondire i principi attuativi, per strutturare una nuova economia che permetta rilancio e benessere (inteso come viver bene). Esperti di ambiente, arte, musica, architettura,economia, turismo, pubblicità,scienza, tecnica, etc.


L’attrazione di nuova popolazione attiverebbe un circuito virtuoso (necessità di ristrutturazioni, servizi e scuole).
Tendo a presentare in modo semplice la possibilità di far ripartire economie, del resto la complessità è insita nell’attualità: eccesso di burocrazia e leggi, antagonismi, conflitti, contrapposizioni etc.
La centralità dello stato non va messa in discussione, la possibilità che un progetto possa strutturarsi ha però bisogno di deroghe e agevolazioni così da motivare le persone a provare una strada nuova.

L’Italia è un meraviglioso paese che può ancora insegnare alle altre nazioni.

E’ tempo di riconoscere il bisogno del contributo attivo che ogni abitante deve offrire per il bene comune del paese.
Dobbiamo smetterla con gli attriti perenni, della politica fatta solo di numeri e consensi, gestita da imbonitori o esperti di marketing in totale assenza di visione e progetti di lungo periodo .
La nuova gestione delle cose deve essere affidata a persone competenti, responsabili, fantasiose, visionarie, oneste, che abbiano a cuore il bene del Pianeta, il bene del paese, sapendo che il paese è inserito in un contesto planetario, e che soltanto attraverso un continuo e vicendevole scambio di condivisione di esperienze con le altre nazioni si potrà superare l’emergenza climatica, nostra prima priorità.


C’è bisogno di tutti.

“C’è  bisogno di tutti” significa che se vogliamo che le cose cambino dobbiamo trasformare il nostro modo di pensare: “ aspettiamo che qualcuno dall’alto sia in grado di risolvere i nostri problemi”.

Ribaltiamo le responsabilità.

I comuni: sindaci, giunta , assessori, rendono pubblico il progetto che si intende mettere in atto.

Cioè l’obiettivo di rilanciare l’economia di un comprensorio di comuni di un territorio investendo nel turismo. Tutte le associazioni presenti sul territorio devono essere motivate a partecipare per un fine comune .

Ogni persona deve offrire il suo contributo e la sua disponibilità.

Ognuno di noi ha un desiderio inconscio di bellezza.

Ricreare bellezza ci permette di richiamare turisti, oltre a rendere più bella la nostra vita.

In alcuni territori, magnifici come natura e paesaggio, spesso incontriamo delle costruzioni con brutte architetture e trascurate nella manutenzione.

 A volte per rendere gradevole un aspetto esteriore può bastare una ritinteggiatura.

In alcune zone si può pensare di coinvolgere artisti disposti a decorare alcune case con fantasia.